Giosuè Carducci - Brindisi
- Dettagli
- Categoria: Giosuè Carducci (Il Gran Maestro - The Great Master)
- Pubblicato Venerdì, 05 Luglio 2019 15:45
- Scritto da Super User
- Visite: 1078
BRINDISI
di Giosuè Carducci
Beviam, se non ci arridano
Le sacre Muse indarno,
Ora che artoa caligine
Preme i laureti d’Arno.
Gema e ne l’astro pallido
Stanchi le inferme ciglia
La scelerata astemia
Romantica famiglia:
A noi progenie italica
Ridan gli dèi del Lazio,
La madre de gli Eneadi
E l’armonia d’Orazio.
M’inganno? o un’aura lirica
Intorno a me s’aggira?
Flacco, io ti sento: oh, al memore
Convivio assisti e spira!
Or che percuote l’ungaro
Destrier la valle ocnea,
E freme il lituo retico
Dove Maron nascea;
Or che l’efòd levitico
La diva Roma oscura,
E altier di Brenno il milite
La sacra via misura;
Qui cupe tazze vuotansi
Secondo il patrio rito,
Ben che sia lunge l’arbitro
Del libero convito.
Flacco, il tuo bello Apolline
Fuggí dal suol latino
Cedendo innanzi a Teutate
Ed a l’informe Odino,
La musa a noi da gelide
Alpi tedesche or suona,
Turba un vil gregge i nitidi
Lavacri d’Elicona:
Noi pochi e puri (il secolo
Sieci, se vuol, nemico)
Libiamo a Febo Apolline
E al santo carme antico.
Lenti, e che state?or s’alzino
Colme le tazze al vóto.
A le decenti Cariti,
Ecco, tre nappi io vuoto.
Sacro a’ sapienti è il numero
De i nappi tre: ma nove
A noi ne chieggon l’impari
Figliuole ascree di Giove.
Né san le dive offendersi
Del temperato bere,
Né tu discordi,o Libero,
Da le virtú severe.
Anch’ei la tazza intrepido
Catone al servo chiese,
Poi ripensando a Cesare
Il roman ferro prese:
E, in quel che Bruto vigila
Su le platonie carte,
Cassio tra’ lieti cecubi
Gl’idi aspettò di Marte.
Argomenti : La Rosa Rossa The Red Rose Rosa Rossa Red Rose
Ordine della Rosa Rossa Order od the Red Rose Lucifero Lucifer Libro Nero
Libro Rosso Libro Bianco Libro Verde Black Book White Book Red Book
Green Book Simbologia Simbolismo Symbolism Simbology Esoterismo Esoteric
Libreria Library Letteratura Literature Poesie Poems Nostradamus
Ricette cucina Gabriele d'Annunzio D'Annunzio Frasi citazioni Satanismo Satanic
Satana Satan Putin Vladimir Putin Oscar Wilde Alessandro Manzoni
Giosuè Carducci Friedrich Nietzsche Charles Manson News Covid19 Coronavirus
La Rosa Rossa Rosa Rossa Cambiamenti climatici www.larosarossa.eu
Giosuè Carducci - Pianto antico
- Dettagli
- Categoria: Giosuè Carducci (Il Gran Maestro - The Great Master)
- Pubblicato Venerdì, 15 Marzo 2019 17:16
- Scritto da Super User
- Visite: 1252
Giosuè Carducci - Pianto antico
La poesia Pianto antico fa parte della raccolta Rime nuove, che raccoglie liriche scritte dal 1861 al 1887. La poesia è dedicata al figlio Dante, morto a soli 3 anni di età, molto probabilmente di tifo.
L’albero a cui tendevi
La pargoletta mano,
Il verde melograno
Da’ bei vermigli fior,
Nel muto orto solingo
Rinverdí tutto or ora
E giugno lo ristora
Di luce e di calor.
Tu fior de la mia pianta
Percossa e inaridita,
Tu de l’inutil vita
Estremo unico fior,
Giosuè Carducci - Giambi ed Epodi
- Dettagli
- Categoria: Giosuè Carducci (Il Gran Maestro - The Great Master)
- Pubblicato Lunedì, 04 Giugno 2018 08:34
- Scritto da Super User
- Visite: 941
Giosuè Carducci - Giambi ed Epodi
Giambi ed Epodi di Giosuè Carducci è un'opera poetica composta da due libri, comprende trenta poesie scritte tra il 1867 e il 1879: fu edita a Bologna nell'ottobre 1882.
Giambi ed Epodi - Versione PDF
Argomenti : La Rosa Rossa The Red Rose Rosa Rossa Red Rose
Ordine della Rosa Rossa Order od the Red Rose Lucifero Lucifer Libro Nero
Libro Rosso Libro Bianco Libro Verde Black Book White Book Red Book
Green Book Simbologia Simbolismo Symbolism Simbology Esoterismo Esoteric
Libreria Library Letteratura Literature Poesie Poems Nostradamus
Ricette cucina Gabriele d'Annunzio D'Annunzio Frasi citazioni Satanismo Satanic
Satana Satan Putin Vladimir Putin Oscar Wilde Alessandro Manzoni
Giosuè Carducci Friedrich Nietzsche Charles Manson News Covid19 Coronavirus
La Rosa Rossa Rosa Rossa Cambiamenti climatici www.larosarossa.eu
Giosuè Carducci - Maggiolata
- Dettagli
- Categoria: Giosuè Carducci (Il Gran Maestro - The Great Master)
- Pubblicato Sabato, 16 Febbraio 2019 07:56
- Scritto da Super User
- Visite: 1131
Giosuè Carducci - Maggiolata
Maggiolata
Maggio risveglia i nidi,
Maggio risveglia i cuori;
Porta le ortiche e i fiori,
I serpi e l’usignol.
Schiamazzano i fanciulli
In terra, e in ciel li augelli:
Le donne han ne i capelli
Rose, ne gli occhi il sol.
Tra colli prati e monti
Di fior tutto è una trama:
Canta germoglia ed ama
L’acqua la terra il ciel.
E a me germoglia in cuore
Di spine un bel boschetto;
Tre vipere ho nel petto
E un gufo entro il cervello.
Argomenti : La Rosa Rossa The Red Rose Rosa Rossa Red Rose
Ordine della Rosa Rossa Order od the Red Rose Lucifero Lucifer Libro Nero
Libro Rosso Libro Bianco Libro Verde Black Book White Book Red Book
Green Book Simbologia Simbolismo Symbolism Simbology Esoterismo Esoteric
Libreria Library Letteratura Literature Poesie Poems Nostradamus
Ricette cucina Gabriele d'Annunzio D'Annunzio Frasi citazioni Satanismo Satanic
Satana Satan Putin Vladimir Putin Oscar Wilde Alessandro Manzoni
Giosuè Carducci Friedrich Nietzsche Charles Manson News Covid19 Coronavirus
La Rosa Rossa Rosa Rossa Cambiamenti climatici www.larosarossa.eu
Coronavirus Covid 19 Covid-19 Covid Virus Pandemic
La Madre - Giosuè Carducci
- Dettagli
- Categoria: Giosuè Carducci (Il Gran Maestro - The Great Master)
- Pubblicato Lunedì, 05 Febbraio 2018 00:08
- Scritto da Super User
- Visite: 1223
La Madre
Giosue' Carducci
Lei certo l’alba che affretta rosea
al campo ancora grigio gli agricoli
mirava scalza co ‘l piè ratto
passar tra i roridi odor del fieno.
Curva su i biondi solchi i larghi omeri
udivan gli olmi bianchi di polvere
lei stornellante su ‘l meriggio
sfidar le rauche cicale a i poggi.
E quando alzava da l’opra il turgido
petto e la bruna faccia ed i riccioli
fulvi, i tuoi vespri, o Toscana,
coloraro ignei le balde forme.
Or forte madre palleggia il pargolo
forte; da i nudi seni già sazio
palleggialo alto, e ciancia dolce
con lui che a’ lucidi occhi materni
intende gli occhi fissi ed il piccolo
corpo tremante d’inquïetudine
e le cercanti dita: ride
la madre e slanciasi tutta amore.
A lei d’intorno ride il domestico
lavor, le biade tremule accennano
dal colle verde, il büe mugghia,
su l’aia il florido gallo canta.
Natura a i forti che per lei spregiano
le care a i vulghi larve di gloria
così di sante visïoni
conforta l’anime, o Adrïano:
onde tu al marmo, severo artefice,
consegni un’alta speme de i secoli.
Quando il lavoro sarà lieto?
Quando securo sarà l’amore?
Quando una forte plebe di liberi
dirà guardando nel sole: ‘Illumina
non ozi e guerre a i tiranni,
ma la giustizia pia del lavoro’?