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La Mitologia simbolica di Lancillotto del Lago

 

 

La Mitologia simbolica di Lancillotto del Lago

 

Lancillotto o Lancelot era figlio del Re Ban di Benwick e della Regina Elaine.  Nella maggior parte delle romanze francesi (e nelle opere da esse derivate) Lancillotto viene presentato come il più valoroso e fidato dei cavalieri al servizio di Re Artù.

Era “Il Primo Cavaliere” della Tavola Rotonda e gli furono riconosciute doti preziose come la gentilezza, la cortesia e il coraggio. Lancillotto era un cavaliere molto generoso nell’aiutare gli altri e viene considerato, ancora oggi, il più grande combattente e spadaccino fra tutti i Cavalieri della Tavola Rotonda.

La leggenda ci racconta che da bambino fu abbandonato sulla riva di un lago,dopo la morte di Re Ban di Benwick,dove fu trovato da Vivien, la Dama del Lago,che lo allevò e lo curò secondo le dottrine cavalleresche.

Il piccolo Lancillotto crebbe e fu educato con grande cura. Quando ebbe compiuto i diciotto anni, la Dama del Lago lo avvertì che aveva ormai l'età di farsi onore con ardite imprese e lo condusse a diventare cavaliere presso Artu' di Camelot. Ella aveva già pronte da tempo tutte le armi necessarie al fanciullo: un giaco bianco, leggero e forte, un elmo argentato e uno scudo color della neve a borchie d’argento. La spada tagliente e leggera, la lancia corta, grossa e robusta, il destriero alto, forte e vivace, il suo abito, un mantello foderato d’ermellino, tutto era bianco e anche la scorta, abbigliata di bianco, montata su cavalli bianchi.

E' questa la leggenda fondamentale del ciclo di Artù. Essa fu narrata in vari poemi che ne svolsero ognuno alcuni episodi, e riepilogata poi in grande romanzo di ignoto autore, il Lancillotto, di cui si ebbero traduzioni parziali e riduzioni anche in italiano.La tradizione letteraria tramanda nei secoli diverse versioni della storia del cavaliere di natali francesi. Molti rifacimenti concordano in merito all’origine del paladino di Re Artù.

Il luogo del regno del Lago, nella letteratura francese, è stato anche definito come uno spazio immaginario dietro cui si cela il regno dei cavalieri e degli eroi.

A Lancillotto,secondo alcune narrazioni,fu donata un armatura magica che permetteva al suo corpo di non sanguinare e,allo stesso tempo,di rimarginare ogni ferita subita in battaglia.


Nella vasta letteratura giunta fino a noi troviamo numerose interpretazioni che riguardano la Tavola Rotonda e la sua origine. Prima di tutto era il luogo dove i Cavalieri di Re Artù si incontravano per raccontare le loro gesta e dal quale essi si mettevano in viaggio alla ricerca di altre avventure.

Lancillotto rappresentava la potenza del singolo cavaliere.La leggenda narra che potesse affrontare singolarmente 1000 uomini in battaglia,e che spesso,nemmeno 1000 uomini avessero il coraggio di affrontarlo.

Il sogno ed il mito dei cavalieri di Artu' ha saputo affascinare ogni generazione di uomini e spesso e' stata presa come spunto da uomini politici,capi di stato ed esoteristi.

Nel Mito si nasconde un Novello sogno fatto di uomini eletti,puri e destinati ad unirsi per qualcosa di grande.E' la rappresentazione di una societa' distinta,diversa e che accomuna il sogno di tutti i popoli.