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Il Mito di Atlantide

 

 

Il Mito di Atlantide

 

 

 

Atlantide  è un'isola leggendaria, il cui mito è menzionato per la prima volta da Platone nei dialoghi Timeo (17-27) e Crizia nel IV secolo a.C.

Il leggendario continente, regnato dai discendenti di Poseidone, doveva trovarsi ad ovest dello stretto di Gibilterra al centro dell’attuale Oceano Atlantico. Si inabissò improvvisamente nell’arco di una sola notte in seguito ad un terribile cataclisma.

Queste storie, sviluppate e tramandate da poeti, commediografi e narratori, appartenevano di diritto alla tradizione ellenica.

E’ uno dei miti platonici più conosciuti che conclude uno degli ultimi dialoghi di Platone

Secondo il racconto di Platone, Atlantide sarebbe stata una potenza navale situata "oltre le Colonne di Ercole", che avrebbe conquistato molte parti dell'Europa occidentale e dell'Africa novemila anni prima del tempo di Solone (approssimativamente nel 9600 a.C.). Dopo avere fallito l'invasione di Atene, Atlantide sarebbe sprofondata "in un singolo giorno e notte di disgrazia" per opera di Poseidone. Il nome dell'isola deriva da quello di Atlante, leggendario governatore dell'Oceano Atlantico, figlio di Poseidone, che sarebbe stato anche, secondo Platone, il primo re dell'isola.

 

Il mito di un tempo in cui l’uomo viveva in armonia con il creato e con il suo creatore è sempre esistito nelle culture dei popoli, ma il mito di Atlantide è particolare perché conferisce a quel luogo beato una precisa collocazione nell’oceano a ovest del mondo conosciuto.

Il legislatore e poeta Solone (615-535 a.C.). Approdato in Egitto durante uno dei suoi viaggi, venne accolto dai sacerdoti di Sais, e chieseinformazioni sui racconti e le storie degli antichi. I sacerdoti gli raccontarono che nel 9570 a.C. esisteva una grande isola chiamata Atlantide, che gli ateniesi ricordavano appena. 

Per molti non è mai esistita; altri, invece, affermano il contrario, credendo ai diversi racconti e miti che la riguardano.

 

 

 

Al di là di quello stretto di mare chiamato Le Colonne d’Ercole, si trovava allora un’isola più grande della Libia e dell’Asia messe insieme, e da essa si poteva passare ad altre isole, e da queste isole alla terraferma di fronte. In quell’isola chiamata Atlantide v’ era un regno che dominava non solo tutta l’isola, ma anche molte altre isole nonché alcune regioni del continente al di là: il suo potere si spingeva, inoltre, al di qua delle Colonne d’Ercole; includendo la Libia, l’Egitto e altre regioni dell’Europa fino alla Tirrenia.”

Crizia, Platone

 

l mito di Atlantide di Platone si rifarrebbe, stando all’autore, non solo alle tradizioni greche ma a una fonte precisa, il legislatore e poeta Solone (615-535 a.C.). Approdato in Egitto durante uno dei suoi viaggi, venne accolto dai sacerdoti di Sais, chiedendo informazioni sui ricordi antichi. I sacerdoti gli raccontarono che nel 9570 a.C. esisteva una grande isola chiamata Atlantide, che gli ateniesi ricordavano appena. 

Nel 1907 lo studioso inglese K. T. Frost identificò Atlantide con la Creta minoica. Secondo lo studioso sarebbe stata un’eruzione del vulcano di Thera a distruggere l’isola. In effetti, alcuni scavi condotti da Arthur Evans, a Cnosso, hanno dimostrato che la civiltà minoica di Creta collassò intorno al 1500 a. C. per motivi inspiegabili.