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Storia del Louvre - Parigi

Storia del Louvre

 

La costruzione del Louvre si pone tra il 1190 e i primi anni del 1200, quando il re Filippo Augusto decide di fortificare Parigi prima di partire per le crociate. Quella che fa edificare è una vera fortezza, che anzi farà da modello alle altre fortezze costruite da qui in avanti in Francia. Non è infatti un castello come gli altri, ma è costituito da una torre centrale indipendente, racchiusa da una cinta di mura quadrangolare intorno, fornita sugli angoli e a metà dei lati di torri, mentre le porte sono incorniciate da due torri gemelle. Il Louvre diviene il luogo in cui si custodisce il tesoro del re, mentre la grossa torre centrale serve per rimarcare la supremazia del re nel sistema feudale. Quando Filippo Augusto parte per le crociate, il Louvre diventa il simbolo della perenne forza e grandezza del re di Francia. Filippo Augusto non sfrutta il Louvre come residenza reale; lo farà 50 anni dopo Carlo V, sotto il quale il complesso subisce alcuni riattamenti e si arricchisce tra l’altro di una “Libreria” che Carlo V riempie di volumi e di oggetti d’arte. Si può dire che da questo momento il Louvre comincia a diventare un “museo”…Per tutto il Medioevo, comunque, il Louvre esprime la vocazione per la quale era stato voluto: incarnare l’autorità del re di Francia.

In età rinascimentale, Francesco I nel 1528 decide di fare del Louvre la sua residenza fissa e per prima cosa fa abbattere la grande torre centrale. Pierre Lescot è l’architetto incaricato di far eseguire i lavori, e lui fa ricostruire l’ala Ovest del castello, rendendola ritmata con l’inserzione di avancorpi lungo la struttura. È cambiato lo stile architettonico, ma non il messaggio che si esprime: l’indiscussa autorità del re di Francia. Nel 1564 Caterina De Medici vuole per sé un giardino e un palazzo a Ovest del Louvre, quello che poi diventerà Les Tuileries, e si affida a Philippe Delorme, il quale vuole far emergere un’architettura nazionale e inventa un preciso “ordine francese” per le colonne con cui adorna il nuovo palazzo. Sotto Enrico IV il Louvre diventa sempre più luogo di potere, in quanto il re invita a bella posta ambasciatori stranieri che rimangono così impressionati dalla sua grandezza, che esprime forza, potenza, continuità. Sotto Luigi XIV invece il Louvre perde un po’ di popolarità, perché il Re Sole nel 1678 trasferisce la corte a Versailles. Da quel momento il palazzo verrà occupato da Accademie e da artisti. All’epoca del Re Sole, comunque, risale la Galerie d’Apollon, affrescata con i benefici del Sole e che sarà poi più tardi, fonte di ispirazione per la Galleria degli Specchi di Versailles.Ma bisogna aspettare Napoleone III per vedere il Louvre com’è effettivamente oggi, mentre ospita al suo interno sempre più istituzioni culturali.

Infine quindi giungiamo a noi, che visitiamo il Louvre oggi e che, come gli ambasciatori alla corte di Enrico IV, rimaniamo impressionati dalla sua magnificenza. Il motivo questa volta è un altro, dato che il Louvre non è più palazzo del potere, ma palazzo della Cultura mondiale. Le sue gallerie ospitano infatti tutte le categorie dell’arte del nostro pianeta, dall’Egitto, all’arte greca, etrusca e romana, alla pittura europea e italiana medievale e rinascimentale, alla pittura francese dell’Ottocento, dall’oreficeria, all’arte maya a quella islamica, africana e dell’Oceania. Il Louvre non ha confini così come la cultura mondiale. Sarà per questo, allora, che è il museo più famoso della Terra….!