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Ordine della Rosa Rossa - Il Sangue come mezzo di purezza

 

 

Ordine della Rosa Rossa - Il Sangue come mezzo di purezza

 

Il sangue e' strumento iniziatico dell'ordinativo e,come tale,compare come strumento primario di evoluzione spirituale.Il sangue,quale mezzo portatore di vita,viene considerato mezzo di trasfusione per la purezza dell'ordine.Procreare o incentivare le nascite dei membri dell'ordine e' cosa ritenuta fondamentale e di primaria importanza.

Il Sangue e' mezzo transitorio Rituale e,come tale,appare elemento di avvicinamento - transizione spirituale.

Chi pensa alla vita, pensa naturalmente al sangue, quel liquido apportatore di vita che circola nel corpo di moltissime specie animali e nel corpo umano. Perdere il proprio sangue equivale  a perdere la vita; Poichè il sangue è il simbolo della vita, esso ha sempre avuto un ruolo importante  in tutte le religioni del mondo, specie in quelle dove viene considerato come un veicolo dell'anima. 

Quello del sangue è dunque un argomento assai vasto, che richiederebbe ore ed ore di approfondimenti e spiegazioni.

                    

Fin dall’antichità,infatti,il sangue ricopre un ruolo mistico e di rilevante importanza per l'uomo.L'essere umano ha sacrificato propri simili per raggiungere uno scopo e, tutt’ora, tali ritualità e credenze sono presenti in diverse culture contemporanee: per esempio nella maggior parte di quelle sudamericane (fortemente influenzate dagli antichi riti incaici, maya e aztechi), oppure in talune tribù africane

Dal punto di vista antropologico da cosa deriva questa tremenda pratica? Possiamo conoscerne i motivi? Comprenderli?

La risposta è da ricercare nell’evoluzione e, in particolar modo, nell’istinto di sopravvivenza dell’uomo. 

Come non ricordare per esempio la civiltà incaica, quella maya e tutte le popolazioni precolombiane? Dagli scritti dei sacerdoti dei conquistatori spagnoli, per esempio, siamo venuti infatti a sapere che gli Incas, per placare l’ira degli dei,adottavano pratiche sacrificali.

Nell'Universo nulla viene perduto, cè sempre qualche creatura che viene a cibarsi della vita che  viene emanata da piccole gocce di sangue (...) Gli iniziati e i sacerdoti si servivano del sangue  delle vittime sacrificate agli dei  per evocare entità celesti o infernali; le entità rispondevano all'appello perchè nel sangue trovavano nutrimento.

Gli Aztechi, in Messico,arrivarono a compiere dei veri e propri eccidi di massa in nome del sacrificio agli dèi. Ogni giorno nelle principali città azteche venivano effettuati rituali con sacrifici umani e pare che, in queste occasioni, il sangue scorresse a fiumi dai templi.In varie occasioni i sacrifici raggiunsero livelli di vero e proprio mattatoio.

In occasione della festa del tempio di Huitzilopochtli, temibile dio della guerra e del sole e protettore della città di Tenochtitlán, furono uccise più di ventimila persone.Dalle piattaforme del tempio il fumo dell’incenso e dei cuori bruciati saliva fino agli dei e la tintura nera con cui si tingevano i sacerdoti conteneva droghe che li rendeva insensibili alla fatica e capaci di danzare e cantare ininterrottamente per molte ore.Certamente l’impatto dei "civili" spagnoli con gli usi degli aztechi non fu privo di un certo trauma psicologico. 

I Celti destinavano i condannanti a morte per essere immolati agli dèi durante fastose cerimonie che si tenevano ogni cinque anni. Più numerose erano le vittime e più feconda sarebbe stata la terra con i propri frutti.Se i criminali da sacrificare non erano sufficienti, s’integrava il numero con i prigionieri di guerra. 

Quando arrivava il momento le vittime erano sacrificate dai sacerdoti, i Druidi, sia con le frecce sia impalandoli. Altri venivano bruciati vivi nel seguente modo: si costruivano colossali immagini antropomorfe di giunchi o di legno e venivano riempite di uomini e bestiame. Poi si appiccava il fuoco a queste gigantesche effigi ed esse ardevano con tutto ciò che c’era dentro. 

Anche se poco noto, le popolazioni scandinave non erano da meno in fatto di sacrifici umani. In Scandinavia questi riti erano solitamente offerti a Odino, principale divinità signore della guerra e della saggezza.

A Uppsala, in Svezia, le vittime erano appese ai rami degli alberi di un bosco sacro posto nelle immediate vicinanze di un tempio. I templi spesso erano costeggiati da vasche, simili a piscine, dentro le quali venivano immerse le vittime fino a che annegavano.

In Islanda invece il "Cerchio del Destino" custodiva la pietra del dio Thor, sulla quale le vittime venivano brutalmente percosse fino alla morte.

Ma erano i rituali dei vichinghi quelli più orribili e violenti. Alla vittima prescelta, ancora viva, veniva praticata una profonda incisione sulla schiena dalla quale venivano estratti i principali organi: la morte era atroce e molto lenta.

 

 

La donna e il sangue

Partiamo dalla luna e la donna entrambe legate dal sangue...non a caso il ciclo metruale è collegato a quello della luna.

 L'esperienza psichica che la donna affronta durante il periodo mestruale è legata ai misteri della vita e della morte. Di per sè, il fenomeno delle mestruazioni è neutro, trattandosi semplicemente di un processo fisiologico, a seconda di ciò che essa alimenta nel cuore e nella mente.  Dobbiamo stare molto attenti a considerare con sommo rispetto il sangue che è luce condensata. 

 

La Rosa Rossa,a differenza delle barbariche credenze del passato,considera il sangue come mezzo di trasfigurazione e Rinascita.

.Il sangue,all'interno dell'ordinativo,e' considerato elemento puro.

Il Sangue,quale mezzo di vita,viene preservato e tramandato tra i membri 

Il Sangue e' mezzo di continuazione RITUALE.

 

 

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