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La nascita della democrazia nell'Antica Grecia

 

 

La nascita della democrazia nell'Antica Grecia

 

 

La democrazia greca (e in particolare quella ateniese) è la prima forma di governo democratico attestata nella storia occidentale. La teoria costituzionale della democrazia ateniese si basa sul semplice principio della sovranità al popolo (kurios, sovrano), oramai condiviso da tutte le democrazie mondiali. Essa era una democrazia diretta, ovvero ogni cittadino aveva la possibilità di proporre e votare direttamente le leggi, mantenendo soprattutto la possibilità decisiva di modificare direttamente la costituzione. Per meglio gestire tutte le questioni, il popolo legiferava attraverso gli organi preposti (fra i quali la Bulé e l'Ecclesia) e delegava il proprio ruolo di giudice assoluto ai magistrati.


La democrazia greca costituì un fenomeno isolato nel tempo e nello spazio: infatti è stato un evento storicamente breve e ha attecchito solo in alcune poleis dell'antica Grecia. Nonostante ciò, questo primo seme di democrazia ha contribuito in modo drastico all'evoluzione del mondo, del pensiero e della politica occidentale, influendo sul concetto di democrazia moderno che, sebbene sia nelle sua articolazioni differente, pone le basi sui principi di quella propugnata dai Greci.

 Non a caso Atene e Sparta si ponevano, agli occhi dei loro connazionali, come i due poli di una dialettica che caratterizzava l’intero mondo delle città-stato greche: quella tra l’assoluta eunomia od oligarchia, e – anche se essa fu il traguardo di secoli di aspre lotte interne – l’assoluta isonomia, ovvero la democrazia.


La parola "democrazia" è di origine greca e la sua costruzione è la seguente:
"demos" (popolo) + "kratos" (potere).

Gli spartiti inoltre, sin dai tempi più antichi, e con un andamento crescente soprattutto a partire dalla guerra messenica, improntarono tutta la propria esistenza a rigidissimi valori militari e comunitari cui erano iniziati fin dalla prima infanzia, secondo un processo formativo del tutto particolare, chiamato agoghè, che si svolgeva sotto la direzione e la vigilanza dello stato.

Quel che distinse la storia di Atene rispetto al resto della Grecia, fu il fatto che a una tale rivoluzione timocratica (in tale stato peraltro, attuata molto probabilmente in modo più radicale che nel resto della Grecia), seguisse dopo pochi decenni l’instaurazione di un vero e proprio regime isonomico e democratico, basato cioè su una sostanziale equiparazione di tutti i cittadini sul piano dei diritti politici, senza rilevanti distinzioni di ricchezza o di stirpe.