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La guerra in iraq e' stata un errore

 

 

 

La guerra in iraq e' stata un errore

 

L'azione della Gran Bretagna e il suo intervento in Iraq nel 2003 si basarono su "intelligence imperfetta" e condussero a una "preparazione totalmente inadeguata del conflitto.  Dopo oltre 7 anni di attesa è finalemte arrivato il verdetto della Commissione Chilcot. Un rapporto che inchioda l'allora Primo Ministro Tony Blair e il suo governo.Quante bugie, George W. Quante bugie, Tony. Il presidente americano, abbastanza inadeguato, si lasciò convincere che fosse necessaria una guerra, sostenendo che Bagdad possedeva armi di distruzione di massa e l'alleato inglese non tardo' a seguirlo


 
Sono circa mezzo milione le persone morte direttamente o indirettamente a causa del conflitto. Queste le stime più recenti riportate in uno studio pubblicato su Plos Medicine
 
“Operation Iraqi freedom”, ovvero “operazione libertà in Iraq”: così era stata definita l’invasione dell’Iraq nel 2003. L’obiettivo era eliminare le armi di distruzione di massa possedute da Saddam e liberare la popolazione dalla dittatura.nei nove anni diconflitto, dal 2003 al 2011, circa 500.000  iracheni hanno perso la vita .
“Ho agito in buona fede”. Non c’è cosa più raggelante della giustificazione di Tony Blair alle accuse che gli muove la commissione guidata da sir John Chilcot sulla partecipazione britannica alla guerra in Iraq Ha mandato a morire 179 soldati britannici e ha contribuito (insieme a Bush) a distruggere l'iraq e il suo avvenire.
 
Non credo l’abbia fatto in buona fede. Come non credo che Blair sia entrato in guerra contro Saddam Hussein in buona fede. E se davvero l’avessero fatto in buona fede, sarebbe perfino peggio.