Lo Stato Islamico giustizia 9 italiani a Dacca
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- Pubblicato Sabato, 02 Luglio 2016 13:49
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Lo Stato Islamico giustizia 9 italiani a Dacca
Un imprenditore residente a Feletto Umberto,Cristian Rossi, 47 anni, sposato e padre di due gemelline di appena 3 anni.Marco Tondat, imprenditore nel settore tessile, di Cordovado.Claudia D’Antona,moglie di Gian Galeazzo Boschetti, l’uomo che è riuscito a sfuggire alla furia dei terroristi dell’Isis, vivevano lì da una vitaNadia Benedetti,Vincenzo D’Allestro, Maria Rivoli,Claudio Cappelliimprenditori nel settore tessile.Adele Puglisi , Simona Monti, di Magliano Sabina, entrambe anche loro impegnate nel campo tessile(una vittima in fase di identificazione)
Questi sono i nomi dei "Figli della Patria" che hanno perso la vita sotto i colpi dello Stato Islamico a Dacca (Bangladesh).
Le vittime sono in tutto 20 e i referti dell'autopsia dimostrano che le vittime sono state mutilate in più parti del corpo con dei macete e altre armi da taglio. Le ferite sui corpi dei nove italiani uccisi nell’attentato di Dacca, in Bangladesh, mostrano l’esito di una vera mattanza durante la quale i terroristi hanno infierito sulle vittime per straziare senza uccidere e senza dare il colpo di grazia.
Gli assalitori non si sono comportati male con i connazionali del Bangladesh,controllavano la religione, chiedevano a ognuno di recitare versi del Corano. Quelli che sapevano recitarli venivano risparmiati, gli altri torturati".