L'orrore dei bambini kamikaze
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- Pubblicato Mercoledì, 30 Marzo 2016 09:19
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L'orrore dei bambini kamikaze
Arruolati a forza e usati come (inconsapevoli) strumenti di morte.
L’utilizzo di bambini costituisce un crimine di guerra.
Hanno otto, nove, massimo 15 anni quando le loro vite vengono spezzate per farne lo strumento di una strage.Si tratta del destino di molti bambini, soprattutto siriani e iracheni, sempre più usati dall'Isis sia in battaglia che per divulgare l'ideologia jihadista. la maggior parte dei bambini presenti tra le fila dell'Is è originario della Siria (seguito da iracheni, yemeniti e marocchini).'L'Is sta integrando i bambini nel suo progetto in un modo che è più simile a quello messo in atto da un autorita' statale che da un attore non governativo. Questo significa che lo Stato Islamico ha una visione progettuale a lungo termine.
Le testimonianze raccolte dall’Osservatorio siriano per i diritti umani – la Ong con sede a Londra che documenta giorno per giorno ciò che accade in Siria – parlano di veri e propri uffici di arruolamento nelle città siriane sotto il controllo del Califfato.L’utilizzo dei bambini kamikaze è in aumento, ed è in diminuzione la loro età.Le principali “discipline” impartite in questi campi d’addestramento terroristico sono il “suicidio”, quale base fondamentale della loro “jihad”, e l’apprendimento all’uso delle moderne armi da fuoco. Le 'reclute' hanno tutte meno di 18 anni e solitamente le famiglie sono istigate a consegnare i loro figli, talvolta con il denaro, spesso dietro minacce.
Nel gennaio 2016, in particolare, si è verificato un numero di operazioni kamikaze compiute da minori triplo rispetto al precedente gennaio. La gran parte dei decessi è avvenuto in Iraq e Siria.