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Vladimir Putin - Lo Zar di Russia

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Vladimir Putin - Lo Zar di Russia

I suoi genitori, Maria e Vladimir Putin, erano sopravvissuti all' assedio di Leningrado. Putin padre aveva combattuto con l' esercito all' inizio della guerra fra Russia e Germania ed era stato gravemente ferito in battaglia non lontano dalla città. 

La famiglia è ncomunista, il nonno è stato il cuoco personale prima di Lenin poi di Stalin

Vladimir Putin è ato a San Pietroburgo, è considerato tra i potenti della Terra e tra i politici più discussi in attività. 

Con un passato pesante di agente segreto del KGB, la famigerata polizia segreta dell'Unione Sovietica,Putin è comparso sulla scena politica negli anni Novanta. La sua scalata al potere si è concretizzata nel 1999 con la nomina a Primo ministro della Federazione Russa.

L'anno successivo Putin ha raggiunto il massimo traguardo con l'elezione a Presidente della Federazione Russa, carica ricoperta dal 2000 al 2008 e nella quale è stato riconfermato nel 2012. Eletto come "persona dell’anno" dal settimanale TIME.

 

                    

 

Da ragazzo Putin amava i romanzi e i telefilm spionaggio. Lo suggestionano le avventure di un James Bond sovietico protagonista del libro Lo scudo e la spadaQuando era ancora a scuola, è andato ai servizi segreti del KGB e ha chiesto come poteva farne parte.

Nel 1975 a 23 anni Vladimir Putin entra nel KGB, nella trincea dura e pura del controspionaggio. Dai servizi segreti, il suo sogno di ragazzino, Putin impara ladisciplina ferrea.Nel tempo si appassiona allo judo. Sposa Lyudimila, che gli darà 2 figlie, quando il KGB lo vuole ai servizi segreti esteri: grazie anche alla padronanza del tedesco, Putin viene piazzato aDresda, nell’allora Germania dell’Est, con compiti da burocrate. Durante gli anni di Dresda, medita la sua ascesa al potere politico, studiando più da vicino l’Europa.

All’ombra della presidenza plutocratica di Boris Eltsin, Putin torna in patriaad occuparsi dei servizi segreti, sono gli anni in cui la debolezza della leadership di Eltsin lascia la Russia nelle mani di schegge impazzite di potere, che in pochi anni piazzano petrolio e gas russi a paesi affamati di energia, con profitti giganteschi. 

Quando Eltsin lascia il potere per questioni di salute, dai servizi segreti spunta l’uomo che vendicherà lo Stato, spazzerà via i plutocrati dell’energia, riportando il controllo di qualsiasi potere nelle mani del Presidente della Federazione Russa. Per vincere le elezioni Putin punta il dito contro la ribelle Cecenia. Il suo slogan elettorale è Inseguiremo e ammazzeremo i ceceni fin nel cesso“.

                          

 Il 9 Agosto 1999 è un giorno significativo per la storia della Russia. Vladimir Putin, capo dell’FSB (Federalnaya Sluzhba Bezopasnosti) viene nominato Primo Ministro da Bors Elstin. Putin si liberò ben presto dell’influenza e del peso del suo “padrino” politico Zar Boris mettendo nell’angolo la “famiglia” (la lobby di potere elstiniana) e richiamando al potere alcuni eminenti tecnocrati dell’era sovietica come Viktor Chernomyrdin e Yevgeny Primakov ed alcuni uomini dell’ex-KGB. E’ da sottolineare il fatto che Vladimir Putin viene dalla scuola del KGB di Leningrado e quindi dal “famigerato” Gruppo Nord, il cui scopo, ai tempi della Guerra Fredda, era la destabilizzazione della NATO come alleanza politica e militare… Putin dovrà parte della sua popolarità al secondo conflitto ceceno…

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Il 31 dicembre 1999 tocca il culmine della sua carriera, ottenendo la Presidenza ad interim dopo le dimissioni di Eltsin. Nel Settembre 1999 una serie di sanguinosi attentati contro alcuni palazzi nelle città di Buynaksk, Mosca e Volgodonsk causò la morte di più di 300 innocenti civili russi.


Il Governo Russo accusò i Ceceni degli attentati. Molti ipotizzarono un coinvolgimento diretto dell’FSB (ex-KGB), i servizi segreti russi, nelle stragi. Lo scopo sarebbe stato quello di avere un pretesto per lanciare la seconda invasione della Cecenia. Il coinvolgimento dei “cekisti” nella “maskirovka” (messinscena in Russo, una sorta di Strategia della Tensione in salsa moscovita) seppur altamente plausibile non è mai stato provato. I successivi atti di terrorismo messi in campo dalla resistenza cecena sembrano invece rendere probabile la matrice caucasica degli attentati.


                

 

            

 

Tra il 7 e l’8 agosto del 2008, la Georgia invase con le sue truppe l’Ossezia del Sud, una regione autonoma del suo territorio che confina a nord con la Russia e che da tempo rivendica il riconoscimento della sua indipendenza. L’esercito della Federazione Russa rispose con un intervento militare rapidissimo e in una settimana sconfisse le truppe georgiane respingendole fino quasi alle porte della capitale Tbilisi. Il cessate il fuoco fu firmato il 15 agosto 2008. Gli accordi impegnavano la Russia a ritirarsi dal territorio georgiano e la Georgia a rinunciare all’uso della forza contro l’Ossezia e l’Abcasia. Ma subito dopo la firma la Russia proclamò unilateralmente una zona cuscinetto attorno alle due repubbliche e il ritiro delle sue truppe non fu mai completato. Da allora i rapporti tra i due paesi sono rimasti sempre molto tesi.

 

Il presidente russo Vladimir Putin è rapidamente diventato uno dei politici più potenti e temuti al mondo.Le ultime vicende di politica internazionale ne hanno rilanciato il ruolo nello scacchiere geopolitico globale.

Putin è il presidente delle emergenze, l’uomo forte che risponde alle paure del suo popolo, ed è interessante vedere come questa componente della sua immagina nasce insieme a lui, dai voli in elicottero e sul caccia allo judo, sempre circondato da uomini in uniforme, e il tema militare è uno dei più presenti nei suoi discorsi

Lo Zar è riuscito a riplasmare un’identità in cui molti possono ritrovarsi: essa tiene insieme lo stemma e il nastrino zarista, l’inno sovietico con la vecchia musica e nuovi testi, la bandiera che fu quella di un breve periodo democratico.

In Siria,oggi,la Russia è l’attore principale,e grazie ad essa è stato restituito alla libertà il 70 per cento del territorio posseduto dall’Isis.

Il 18 Marzo 2018,giorno delle elezioni presidenziali, Vladimir Putin ottiene una vittoria senza precedenti ottenendo 72% del consenso popolare Russo.Vladimir Putin ottiene il suo quarto mandato presidenziale.