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Lucio Battisti - Emozioni

 

 

 

Lucio Battisti - Emozioni

 

    

 

Emozioni è un brano musicale composto da Lucio Battisti e Mogol, e interpretato originariamente dallo stesso Battisti, che lo pubblicò il 15 ottobre 1970 nel singolo Emozioni/Anna.

È una delle canzoni più conosciute e apprezzate della coppia Mogol-Battisti ed è considerato un classico della musica leggera italiana.

Le origini del brano risalgono al viaggio a cavallo da Milano a Roma che i due artisti avevano compiuto nell'estate del 1970.

Lui,il Battisti, che come regalo per il diploma delle Medie ha voluto “solo una chitarra”. Adora Bob Dylan,quando in Italia è ancora per pochi intimi.

Emozioni e' la narrazione di un viaggio con Mogol.In pochi giorni Battisti crea l’arazzo musicale, Mogol ci depone un testo “perfetto”.

Difficile credere che quella canzone sia stata scritta a due mani. L’arpeggio iniziale si fonde con: “Seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi / ritrovarsi a volare / e sdraiarsi felice sopra l’erba ad ascoltare / un sottile dispiacere”. Fino al crescendo di archi e disperazione: “E guidare come un pazzo a fari spenti nella notte per vedere / se poi è tanto difficile morire” per tornare a una dolce rassegnazione.

 

Nello stesso anno, a Londra, Battisti e Mogol incontrano casualmente Pete Townshend, guru degli Who e del rock internazionale che origliando emozioni esclamerà:

Ascoltatela,e' FANTASTICA !!!

 

 

Lucio Battisti - Emozioni

 

 

Lucio Battisti - Emozioni TESTO

 
Seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi
Ritrovarsi a volare
E sdraiarsi felice sopra l'erba ad ascoltare
Un sottile dispiacere
E di notte passare con lo sguardo la collina per scoprire
Dove il sole va a dormire
Domandarsi perché quando cade la tristezza
In fondo al cuore
Come la neve non fa rumore
E guidare come un pazzo a fari spenti nella notte per vedere
Se poi è tanto difficile morire
E stringere le mani per fermare
Qualcosa che
È dentro me
Ma nella mente tua non c'è
Capire tu non puoi
Tu chiamale, se vuoi
Emozioni
Tu chiamale, se vuoi
Emozioni
Uscir nella brughiera di mattina
Dove non si vede a un passo
Per ritrovar sé stesso
Parlar del più e del meno con un pescatore
Per ore ed ore
Per non sentir che dentro qualcosa muore
E ricoprir di terra una piantina verde
Sperando possa
Nascere un giorno una rosa rossa
E prendere a pugni un uomo, solo perché è stato un po' scortese
Sapendo che quel che brucia non son le offese
E chiudere gli occhi per fermare
Qualcosa che
È dentro me
Ma nella mente tua non c'è
Capire tu non puoi
Tu chiamale, se vuoi
Emozioni
Tu chiamale, se vuoi
Emozioni
 
Compositori: Lucio Battisti / Mogol