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La Nuova Terra dei Fuochi

 

La Nuova Terra dei Fuochi 

 

La Provincia di Pavia e' la provincia dove vi e' la piu' alta incidenza di tumori di tutto il Nord Italia. (si riscontra un aumento  del 30 % di casi rispetto alle alte province del settentrione)

In questi gioni la RAI ha trasmesso un servizio chiamato " L'altra terra dei fuochi"

 

L'inchiesta,girata in Lomellina e trasmessa dalla rubrica TV7,demarca una situazione degenerante e degenerativa nei confronti degli abitanti di quei luoghi.

Discariche abusive,capannoni abusivi riempiti di rifiuti speciali e dati alle fiamme,diossina e allevamenti contaminati.....

Una terra che,fino a qualche anno fa,era vanto per la produzione del riso,gli allevamenti,le fattorie,i cascinali  e la buona cultura dell'ambiente.......oggi viene sottoposta alla denigrazione nazionale per essere terra di Ecomafia e Malaffare.

Diossina è il nome comune di una sostanza tossica, la tetraclorodibenzo-p-diossina (Tcdd), formata da cloro, carbonio, idrogeno e ossigeno. Insolubile in acqua, è resistente alle alte temperature e si decompone grazie alle radiazioni ultraviolette in un processo che può durare centinaia di anni. L’incenerimento dei rifiuti che contengono cloro (alcuni tipi di plastica o la carta sbiancata chimicamente) emette diossina: per legge gli inceneritori devono usare speciali filtri. La soglia massima di tollerabilità è stata infatti fissata dall’Organizzazione mondiale della Sanità in un trilionesimo di grammo al giorno per kg di peso: 8 milionesimi di g per kg causano malformazioni ai reni e al palato nei feti. La diossina, in alte dosi, provoca anche cloracne, una malattia della pelle con pustole su tutto il corpo.

Le diossine possono determinare un inquinamento cronico, pressoché ubiquitario e possono dar luogo a eventi che, con una nuova accezione del termine, potremmo definire 'emergenze ambientali'.

A causa della loro presenza ubiquitaria nell'ambiente, persistenza e liposolubilità, le diossine tendono, nel tempo, ad accumularsi negli organismi viventi, nei tessuti e organi dell'uomo e degli animali. Inoltre, salendo nella catena trofica (alimentare), la concentrazione di tali sostanze può aumentare, arrivando a esporre a rischio maggiore il vertice di detta catena.

Studi evidenziano come l'azione delle diossine può essere particolarmente dannosa durante lo sviluppo fetale, al momento cioè della differenziazione tissutale del sistema immunitario, determinando alterazioni a lungo termine, sia in senso immunodepressivo che ipersensibilizzante. Altri importanti effetti delle diossine si riscontrano a livello del sistema endocrino; tali contaminanti vengono infatti classificati tra i modulatori endocrini, termine che indica “un agente esogeno che interferisce con produzione, rilascio, trasporto, metabolizzazione, legame, azione o eliminazione di ormoni naturali del corpo, responsabili del mantenimento dell’omeostasi (situazione che consente di mante- nere in uno stato di equilibrio biochimico dinamico le condizioni di vita dell'ambiente interno del nostro organismo) e della regolazione dei processi riproduttivi e di sviluppo” . Nei feti esposti a concentrazioni di diossine pari o lievemente superiori ai valori di base durante la fase gestazionale sono stati riscontrati effetti sullo sviluppo del sistema nervoso e sulla neurobiologia del comportamento, oltre che effetti sull'equilibrio ormonale della tiroide.

Oltre al bioaccumulo sono stati osservati effetti tossici, sia cronici che acuti, che consistono generalmente in una riduzione della fertilità, disturbi della crescita, immunotossicità e cancerogenità in esemplari della fauna selvatica, esposti alle diossine nel proprio ambiente.