Cavie Analitiche

Dettagli: Categoria: News; Pubblicato Martedì, 27 Marzo 2018 18:13; Scritto da Super User; Visite: 1155

Cavie Analitiche

Il 18 marzo due inchieste parallele del Guardian e del New York Times hanno catapultato Facebook nel mezzo di una delle più grandi bufere mediatiche della sua storia: Cambridge Analytica, società di consulenza britannica, avrebbe utilizzato in maniera illecita e scorretta i dati di oltre 50 milioni di elettori americani profilandone psicologia e comportamento.

Il sospetto è che Cambridge Analytica abbia influenzato le intenzioni di voto di milioni di persone grazie all'uso sapiente di dati personali acquisiti illecitamente, all'insaputa degli elettori stessi.

I dati trafugati sono i dati che gli utenti hanno lasciato sul loro profilo Facebook: like, post, commenti, immagini, reazioni, preferenze e gruppi, messaggi privati. Non si conosce l'esatta qualità dei dati effettivamente presi, si sa invece il numero di utenti derubati, 50 milioni.

Cambridge Analytica è un'azienda nata da una costola degli Strategic Communication Laboratories, che offre servizi di consulenza elettorale in molti Paesi del mondo. A finanziarne la nascita con 15 milioni di dollari fu l'ultimo giorno del 2013 Robert Mercer, tecno-magnate che ha sostenuto apertamente Nigel Farage nella campagna pro Brexit e Donald Trump alle Presidenziali del 2016.

Pare che un profilo facebook,dai like,dalle pfreferenze di argomenti,consenta ad una pagina sociale di conoscere più cose di voi di quante ne possa sapere il vostro compagno,la vostra compagna,i vostri amici,o le vostre madri.

Maggiore è il numero di "mi piace" analizzati, più è preciso il profilo psicometrico realizzato.

Con un affinato ed accurato calcolo analitico riescono veicolare il messaggio più efficace nel momento e nel contesto in cui l'utente é più sensibile e maggiormente disposto ad ascoltarlo.

Convincere qualcuno a votare un partito non è molto diverso da convincerlo a comprare una certa marca di dentifricio»: era questo il motto di Richard Robinson, uno dei manager dell'azienda

Facebook raccoglie e conserva i meta dati dei “log” (il registro di bordo…) delle chiamate e dei messaggi di testo di milioni di utenti che adoperano dispositivi (smatphone e tablet) con sistema operativo Androids,fatto gravissimo e che pare non destare le preoccupazioni degli utenti.